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In cosa investire nel 2024

17. Novembre, 2023
In cosa investire nel 2024 Opisas News

Guida pratica per realizzare il miglior investimento attuale

È arrivato il momento dell’anno in cui molti investitori valutano i vari asset e decidono su cosa investire nel 2024 nell’ottica di realizzare il miglior investimento.

Le alternative in cui investire sono numerose dalle azioni alle obbligazioni, dagli ETF ai fondi d’investimento, dai beni rifugio come l’oro alle criptovalute come il Bitcoin e l’Ethereum, dalle materie prime comprese quelle energetiche agli investimenti immobiliari, senza dimenticare l’economia reale. La scelta su cosa investire nel 2024 deve tenere conto della straordinaria situazione in cui ci troviamo a livello globale. In particolare, vanno considerati:

  • l’inflazione ancora alta negli USA, in Europa e in buona parte dei paesi industrializzati
  • i tassi di interesse delle banche centrali alle stelle
  • la crisi cinese caratterizzata da tassi di crescita mai così bassi, grandi aziende che non riescono a pagare le obbligazioni emesse ed emergenze finanziarie che costringono lo Stato a intervenire
  • il contesto geopolitico con uno scontro ancora in corso a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il nuovo fronte aperto dopo gli attentati di Hamas nei confronti di Israele che rischia di contagiare i paesi limitrofi
  • le elezioni negli USA e per il Parlamento Europeo che possono influenzare le politiche delle Banche Centrali (più quelle della FED, rispetto a quelle della BCE)
  • la disoccupazione ai minimi in molti Paesi (USA e stati europei) e ai massimi tra i giovani in Cina
  • le prospettive che coinvolgono l’America Latina e le relative oscillazioni nei vari cambi col dollaro

Come evidente, si tratta di numerose variabili che possono interagire tra loro in modo inaspettato – contrastandosi, annullandosi o amplificandosi reciprocamente – e, in ogni modo, generano incertezza nella scelta su cosa investire nel 2024.

A quali aspetti dare sempre attenzione quando si sceglie in cosa investire

Al di là dei fattori contingenti da considerare nella scelta su cosa investire nel 2024, il miglior investimento per essere tale deve rispettare determinate caratteristiche, indipendenti dal contesto economico-politico.

Crescita costante

Quando si sceglie in cosa investire, va considerata la prospettiva di crescita costante. L’investitore deve puntare su opportunità che offrano la promessa di un rendimento il più possibile stabile nel tempo, evitando le fluttuazioni e le incertezze che caratterizzano alcuni mercati.

Redditività a lungo termine

Un investimento deve necessariamente generare redditività a lungo termine, garantendo un flusso costante di entrate e/o una plusvalenza nel medio-lungo periodo. Questa stabilità finanziaria è essenziale per la sostenibilità dell’investimento e, a lungo termine, conta più della % di redditività.

Redditività anche a breve termine

Solo alcune classi di investimento offrono redditività anche a breve termine e non tutti gli investitori la prendono in considerazione quando valutano in cosa investire. In questo modo, però si sottovaluta il potere di stabilizzazione che una rendita immediata offre e che permette di compensare anche fluttuazioni notevoli del valore degli asset.

Diversificazione del portafoglio

Diversificare i propri investimenti è la pratica chiave nella gestione del rischio. Distribuendo il proprio capitale su più asset, gli investitori riducono l’esposizione a eventuali perdite in un’unica area.

Stabilità legale e proprietaria

Quando si decide su cosa investire, la stabilità legale e quella proprietaria sono elementi fondamentali per evitare perdite improvvise. Investire su asset solidamente ancorati da diritti di proprietà chiari e in Paesi in cui la proprietà è tutelata dalla legge permette di proteggere i propri interessi.

Potenziale per la crescita del capitale

Oltre alla redditività corrente, quando si sceglie in cosa investire, vanno cercate opportunità che presentino il potenziale per la crescita del capitale. Questa crescita può tradursi in un aumento del valore degli asset nel tempo e generare considerevoli plusvalenze.

Capacità di battere l’Inflazione

Infine, quando scegliamo su cosa investire dobbiamo considerare che, al di là della rendita nominale, questa rendita nel breve, medio e lungo termine deve superare l’inflazione. È cruciale, infatti, che l’investimento mantenga o superi il tasso di inflazione per preservare il potere d’acquisto dell’investitore.

In cosa investire nel 2024: una questione di caratteristiche più che di contingenze

Il complesso quadro attuale, analizzato all’inizio, rende impossibile prevedere cosa accadrà nel corso del 2024. Nella scelta su cosa investire nel 2024 è opportuno concentrarci molto più sulle caratteristiche dei vari investimenti.

Azioni

Le azioni possono sempre perdere gran parte del loro valore e costringere l’investitore a una volatilità difficilmente sopportabile. Volatilità non bilanciata dalla redditività a breve termine, poiché i flussi di dividenti sono spesso irrisori e talvolta nulli. Inoltre, chi volesse investire su questo asset dovrebbe fare cherry picking per cercare di indovinare quali azioni esploderanno nel 2024 e questo richiede tempi, energie e competenze di gran lunga superiori a quelli dell’investitore medio.

Obbligazioni

Anche le obbligazioni possono perdere parte del loro valore durante il prossimo anno, come hanno già fatto nel 2023. Va precisato che questa perdita è potenzialmente inferiore a quella che possono subire le azioni. Potenziale perdita in parte mitigata dai flussi cedolari. Al tempo stesso, le obbligazioni hanno minori possibilità nel lungo termine di apprezzarsi. Chi sceglie di investire in questi asset, inoltre, si mette nelle mani delle banche centrali, poiché ogni loro decisione ha conseguenze dirette sul mercato obbligazionario.

ETF e fondi d’investimento

ETF e fondi d’investimento offrono gli stessi vantaggi e svantaggi di azioni e/o obbligazioni, con l’ulteriore svantaggio dei fondi di avere alti costi gestionali che si pagano a fronte della praticamente nulla (nel lungo periodo) probabilità di riuscire a “battere il mercato”.

Beni rifugio

L’oro e gli altri beni rifugio hanno raggiunto valori record e incontrato resistenze che difficilmente saranno sfondate nel 2024, se non in un quadro di crisi generale davvero poco auspicabile. Inoltre, va tenuto presente che questi asset sono generalmente non-fruttiferi, non offrono cioè rendite e non premiano l’investitore nel medio-lungo periodo.

Criptovalute

Criptovalute come il Bitcoin offrono agli investitori allettanti possibilità di guadagno e alte probabilità di perdite e questo sia a breve sia a lungo termine. Se è vero che lungo il 2023 si è passati dai 20.000 ai 37.000 dollari del Bitcoin, è altrettanto vero che siamo a valori molto più bassi rispetto ai massimi del 2021 (64.000 dollari). Massimi a cui sono seguite svariate cadute e una serie di rialzi, di sempre minore entità. Il tutto senza dimenticare l’assenza di un sottostante per cui non possiamo escludere la possibilità che il valore si possa azzerare da un giorno all’altro.

Materie prime

Le materie prime – principali e originali responsabili dell’inflazione in Europa – dopo il rally post-pandemico, hanno in buona parte e con dinamiche differenti iniziato a ritracciare. Visti i venti di crisi difficilmente si apprezzeranno lungo il corso del 2024. Inoltre, questi asset essendo molto legati alla produzione industriale, di fatto non offrono alcuna differenziazione rispetto ai mercati azionari e all’economia reale. Chi detiene materie prime rischia di vedere amplificati e non bilanciati gli effetti negativi di una recessione.

Economia reale

L’economia reale, dopo aver corso per via della domanda esplosa nella fase post-pandemica, lungo tutto il 2023 ha rallentato ed è entrata in recessione in alcuni Paesi importanti come la Germania. Probabilmente continuerà così nel 2024, soprattutto, per effetto del binomio alta inflazione – che erode i margini delle aziende e impoverisce la popolazione – e alti tassi – che rendono difficoltosi gli investimenti. In più, il costo del lavoro – per effetto della disoccupazione ai minimi e della ricerca di un differente work life balance da parte dei dipendenti – è notevolmente cresciuto e per molte aziende rappresenta la principale voce di costo. Le probabilità di crescita lungo il 2024 al momento non sembrano superare le probabilità di perdite e, anche qualora l’esito fosse positivo, difficilmente la rendita degli investimenti in economia reale riuscirà a battere l’inflazione.

La particolare situazione del mercato immobiliare

Nell’immobiliare assistiamo a una inedita dicotomia, per l’effetto combinato di modifiche nelle condizioni di lavoro e alti tassi da una parte e alte redditività dall’altra. Il settore più in crisi appare l’immobiliare commerciale,che deve fare i conti con il crollo della domanda delle aziende. Sempre più imprese – dopo il test pandemico – scelgono di puntare sullo smartworking e sul remote working anche con formule ibride, modalità di lavoro apprezzate e richieste dai dipendenti, spesso, già in fase di colloquio. Altro settore in crisi è quello dell’acquisto della prima casa, per via dei mutui spinti alle stelle dagli alti tassi delle Banche Centrali. Mentre, si mantiene pressoché stabile il mercato delle seconde case i cui attori, spesso, non devono ricorrere a finanziamenti per l’acquisto e considerano gli immobili per le vacanze come dei beni rifugio con cui proteggere il proprio patrimonio.

In totale controtendenza con il resto del mercato immobiliare, ci sono gli investimenti immobiliari ad alto rendimento e, probabilmente, questo è il miglior asset in cui investire nel 2024.

Investimenti immobiliari ad alto rendimento

Chi acquista immobili negli Stati Uniti per affittarli a famiglie di lavoratori vede soddisfatti praticamente tutti i criteri visti per la scelta su cosa investire nel 2024 (e non solo nel 2024):

  • crescita costante, redditività a lungo termine, redditività anche a breve termine, potenziale per la crescita del capitale – grazie alla combinazione tra rivalutazione a lungo termine e rendite da affitti
  • diversificazione del portafoglio – per chi possiede anche altri asset come azioni, obbligazioni, fondi o ETF
  • stabilità legale e proprietaria – poiché un sistema come quello statunitense privilegia gli interessi dei proprietari anche rispetto a quelli degli inquilini
  • capacità di battere l’inflazione – poiché già oggi le rendite tra il 5% e l’11% di questo segmento battono l’inflazione, scesa sotto il 4% negli USA

Fai il miglior investimento 2024

Se desideri diventare un investitore immobiliare ad alto rendimento, scrivi a contact@opisas.com per conoscere le opportunità offerte dal miglior asset del momento.

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