A seguito dell’esito del referendum “Brexit”, che ha sancito la decisione del popolo Britannico di lasciare l’Unione Europea, si continua a parlare di tutte le possibili conseguenze. In questi giorni di grande dibattito sull’argomento si sono sentite tante opinioni, spesso tra loro contrastanti. E’ necessario fare un po’ di chiarezza: la conseguenza più immediata di questa storica decisione per i mercati globali è stato il deciso deprezzamento della Sterlina nei confronti dell’Euro.
Per il mercato immobiliare inglese si prospetta certamente un’estate calda: nonostante il primo semestre dell’anno sia stato caratterizzato da uno stallo del mercato immobiliare – in quanto molti investitori avevano preferito attendere l’esito del voto – adesso, superata la fase di transizione, il mercato potrà indubbiamente ripartire.
Come si accennava sopra, la vittoria del “Leave” ha prevedibilmente impattato in primo luogo sul tasso di cambio della Sterlina; secondo gli esperti, tuttavia, non appena lo shock sarà “digerito” vi sarà una significativa ripresa per quanto riguarda le compravendite, considerato l’indebolimento della valuta britannica che senza dubbio invoglierà gli investitori stranieri. Diversi sono i fattori che gli analisti prendono in considerazione: oltre alla già citata perdita di valore della sterlina, il conseguente calo dei prezzi e la minore concorrenza tra investitori risulteranno, con ogni probabilità, in un notevole aumento degli investitori interessati a cogliere le opportunità di investimenti speculativi a breve termine nel Regno Unito.
Di seguito un’interessante analisi da parte di un portavoce di Investe Structured Property Finance, Mark Clacy-Jones che afferma: “Con la sterlina che molto probabilmente continuerà a perdere terreno nei prossimi sei mesi, abbinata ad un probabile calo dei prezzi immobiliari (l’agenzia di rating Fitch aveva ipotizzato cali fino al 25% in caso di Brexit, ndr) abbiamo ottime ragioni per prevedere un rinnovato interesse da parte dei fondi sovrani e delle società di private equity, che individueranno nuove opportunità nel mercato britannico”.
Fonte: Il sole 24 Ore – reperibile QUI.
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