Come ha reagito il mondo al "Leave"?
La scelta del "Leave" ha certamente scatenato il panico, la reazione è indubbiamente naturale e ha portato i mercati finanziari di tutto il mondo ad un nuovo venerdì nero: Tokyo, infatti, ha chiuso la peggior seduta dall'incidente di Fukushima; lo spread è salito fino a quota 180 punti base per poi ritracciarsi in area 150 punti; Piazza Affari ha chiuso a -12,48% tornando così ai minimi dal 2013.
In una sola giornata l'Unione Europea ha bruciato 637 miliardi di euro: si tratta di una delle maggiori perdite degli ultimi anni. Una situazione simile non si era verificata nemmeno dopo il crac di Lehman, quando il Ftse Mib segnò un crollo dell' 8,24% nell'ottobre del 2008, né in seguito al tristemente celebre 11 settembre 2001, quando si registrò una perdita del 7,57%.
Queste informazioni sono fondamentali per valutare come diversificare i propri investimenti: il nostro interesse rimane focalizzato sulle possibili soluzioni per una vantaggiosa diversificazione immobiliare.
In questo scenario, quale futuro si prospetta per il mercato immobiliare inglese?
In questi giorni di grande dibattito sull'argomento si sono sentite tante opinioni, spesso tra loro contrastanti. La conseguenza più immediata di questa storica decisione per i mercati globali è stato il deciso deprezzamento della Sterlina. Questa condizione non accadeva da ben 31 anni.
Una delle dirette conseguente di questo forte deprezzamento è strettamente legata al mercato immobiliare, il quale rappresenta da sempre una costante di riferimento quando si parla di investimenti: la compravendita, l’affitto o la locazione di beni immobili quali abitazioni, terreni, locali commerciali e altro definiscono proprio il raggio d’azione del mercato immobiliare. Questo settore, in qualsiasi nazione, risulta un parametro fondamentale per il buon andamento dell’economia, essendo un mercato in grado di generare un indotto come pochi altri nel panorama economico – finanziario globale.
Il mercato immobiliare del Regno Unito è pertanto in una fase molto calda, soprattutto per gli investitori esteri: sterlina a cambio molto favorevole e valori di acquisto più vantaggiosi.
A tal proposito, i pareri degli analisti sono molto discordanti sul futuro del mercato immobiliare inglese, tuttavia, l'unico dato di fatto è che – nell'immediato – i prezzi delle case si sono notevolmente ridotti grazie al cambio favorevole.
Ora, superata la fase di transizione, il mercato potrà ripartire e molti analisti hanno prospettato che il mercato immobiliare sarà preso di mira da investitori stranieri, attratti da un tasso di cambio che, in questo momento, è nettamente più favorevole.
“Quantità di euro necessari per acquistare una sterlina”
Alcuni autorevoli operatori del settore si sono espressi, infatti, in tal senso:
«Con la sterlina che molto probabilmente continuerà a perdere terreno nei prossimi sei mesi, abbinata a un probabile calo dei prezzi immobiliari, noi prevediamo un rinnovato interesse da parte dei fondi sovrani e delle società di private equity che individueranno nuove opportunità nel mercato britannico», afferma Mark Clacy-Jones di Investec Structured Property Finance.
Anche nell'ipotesi improbabile che gli europei fuggissero tutti, ci sarà una coda di investitori americani, asiatici e dal Medio Oriente pronti a sostituirli». Afferma Naomi Heaton, Ceo di London Central Portfolio.
«Quando l'economia si stabilizzerà banche e imprese riscopriranno le qualità fondamentali della Gran Bretagna». Afferma Lee Elliott, head of commercial research di Knight Frank.
Fonte: Il Sole 24 Ore reperibile QUI.
Siamo d'accordo con tutte le opinioni che questi esperti hanno espresso in merito.
Oltretutto è proprio la nostra lunga esperienza nel settore immobiliare a ritenere questo mercato sempre molto interessante. Gli investimenti che Opisas propone nel Regno Unito sono davvero interessanti e possono offrire delle opportunità per diversificare i propri investimenti – specie grazie ad un cambio vantaggioso – nel modo più proficuo possibile.
Volendo presentare un esempio pratico e contestualizzando quanto detto finora vi presentiamo uno schema di quanto è accaduto in questi giorni. Utilizzando una delle nostre soluzioni di investimento nel Regno Unito ad alta reddittività grazie al 10% assicurato per 10 anni – oltre all'opzione di riacquisto al decimo anno al 125% – è possibile cogliere l'opportunità di risparmio dei nostri investitori, pari al 7,52% rispetto ai valori Pre-Brexit.
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